A mille ce n’è…

 

Apro il coperchio e controllo rapidamente: sì, dovrebbero esserci tutti.

La bella in cerca della sua bestia, che dopo la rivelazione delle sfumature del principe azzurro non sa più che farsene.
La piccola fiammiferaia che ancora accende cerini e non si accorge che il divieto di fumare è in vigore dal gennaio 2003.
Il cacciatore che rincorre vizi – non più vizi – ma solo vezzi da metter in vetrina.
Pinocchio che, in preda a allucinazioni, si sente gatto, grillo, volpe, fatina e, all’occorrenza, anche un po’ Mastro Geppetto.
I tre-porcellini, col ciuffo e la sciarpa fintamente noncuranti che saltellano speranzosi intorno a una Biancaneve che mangia sempre e solo una mela al giorno perchè vuole fare-la-modella.
La principessa sul pisello che si guarda attorno con aria perplessa e poi si accomoda sul divanetto in similpelle bianco sorseggiando un drink. Si annoia, la principessa. Nemmeno sa il perché, ma è così che dev’essere: annoiata. Era scritto nel libretto d’ istruzioni, ricordo bene.
E poi eccoli, tacchi e capelli biondi, lunghi e vaporosi, che richiamano occhi, e palpebre, e bocche spalancate come le porte delle chiese la domenica mattina.
Sorridono, sorridono sempre, sorridono tutti. 
Scegli me, scegli me! Sorridono e implorarono. Ignorano e implorano. Come fossero i soli al mondo, e non soli, semplicemente.

Life in plastic, it’s fantastic.

Sbadiglio. Metto la giacca dell’anno scorso, chiudo la scatola ed esco.

Speriamo arrivi presto Mangiafuoco.

A mille ce n’è…su EWriters