Via di uscita

Inquieta.

Irrequieta.

Prigioniera di una gabbia

Priva di sbarre e guardiani

Sento l’aria scivolare

Ma sono in affanno

Esaspero il respiro

Mi pare di soffocare

Lo sguardo fisso

Il corpo adagiato

Le dita ferme.

Senza alcuna resistenza

senza mai arrivare alla via di uscita

Eppure sono qui,

Immobile.

Qui,

mi trema il cuore.

Respiro

L’odore del cuoio

Quel cuoio addosso

che adorna e protegge

da quel malessere che affiora.

Aria.

Mi manca l’aria

E respiro a vuoto

nascondendomi all’ombra del niente.

Ho voglia,

di cosa non so.

O forse sì.

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