03 Gen Via di uscita
Inquieta.
Irrequieta.
Prigioniera di una gabbia
Priva di sbarre e guardiani
Sento l’aria scivolare
Ma sono in affanno
Esaspero il respiro
Mi pare di soffocare
Lo sguardo fisso
Il corpo adagiato
Le dita ferme.
Senza alcuna resistenza
senza mai arrivare alla via di uscita
Eppure sono qui,
Immobile.
Qui,
mi trema il cuore.
Respiro
L’odore del cuoio
Quel cuoio addosso
che adorna e protegge
da quel malessere che affiora.
Aria.
Mi manca l’aria
E respiro a vuoto
nascondendomi all’ombra del niente.
Ho voglia,
di cosa non so.
O forse sì.