13 Gen Retta via
Vorrei non avere curve
Parentesi senza capo né coda
in cui scorrere e attorcigliarsi
Niente e nessuno tra le pieghe e le rughe
a scivolare quando mi faccio ricciolo
e tu resti lì,
impigliato nel nodo.
Sciolgo antiche resistenze e mi schiudo
spirale a contrario
mentre ancora mi scivoli addosso,
scorsoio.
E striscia giù
e precipita
e ristagna altrove
(che la diritta via – tra noi – da tempo s’è smarrita)
Abbandona l’amata matassa,
sfila via dalle dita e dagli angoli della mia bocca.
Sono solo una linea
retta a doppio vincolo.
A infinita cerniera,
il cuore si chiude.
©VSilente