23 Nov Memento (il più profondo è la pelle)
[Photo Credits: ©️Alessia Basso]
ecco. ora che tutto risale alla superficie
ritorto tra le pieghe della pelle
quel taglio denso e infetto
ancora si attarda e raggruma nel vuoto pregno.
i sensi arrancano e fermentano intorno all’infima ferita inferta
che rinnovo ogni giorno come una preghiera.
tra i denti i silenzi i sospiri
il nome tuo da benedire.
tra i cerchi i fermenti i sorrisi
il nome tuo altrove. altrui.
da bandire.
e no. non è che sutura crudele questo assedio di carne che stringe
e intesse il ricordo che invoco e squarcio e sputo
l’uno sull’altro
il già e non ancora. il troppo e mai abbastanza.
debito animale che molesta
l’illusione esausta di un dopo presente e già disperso.
ecco. ora che tutto risale alla superficie
incido sulla pelle il segno del transito intenso
più a fondo. in quell’unico punto dove sempre ti incontro
sul fondo. nero. profondo. tu.
ostaggio sovrano. resti. abiti. regni.
ignaro,
manchi.
* questo il mio personale ASSEDIO per Casa di Ringhiera.
* questo il librino #2 da scaricare: ASSEDIO|SILENZIO|ASSENZIO
(l’immagine mi toglie il fiato ogni volta: grazie ancora, Alessia)