La vita d’altri

 

Raccontare una storia,

quella storia.

Scrivere e ricordare.

Scrivere e capire.

Senza pensare.

Scrivere, scrivere, scrivere

senza neppure alzare lo sguardo un momento.

Scrivere senza quasi respirare.

Raccontare un storia,

quella storia che sembra averti spezzato.

Le ossa. La testa. La carne. Il cuore.

 

Piccoli pezzi,

sparsi qua e là

Scrivere come a raccoglierli quei pezzetti

(ho paura di averne perso qualcuno)

Scrivere una storia

come fosse la vita d’ Altri

Non la tua.

Non la mia, veramente.

 

Raccolgo quei pezzetti e li dissemino,

senza disperderli.

Sono preziosi, anche se l’insieme pare ora diverso.

Assume nuova forma, chinando la testa da un lato,

che non è il solito.

La guardo senza riconoscerla.

Un quadro nuovo.

Eppure sono gli stessi, i colori.

La mano che li ha composti.

La scena.

 

Noi

 

Ripensare a una storia

che è talmente altro-da-me

da sembrare solo una storia,

appunto.