Memento (il più profondo è la pelle)

[Photo Credits: ©️Alessia Basso]

 

ecco. ora che tutto risale alla superficie

ritorto tra le pieghe della pelle

quel taglio denso e infetto

ancora si attarda e raggruma nel vuoto pregno.

i sensi arrancano e fermentano intorno all’infima ferita inferta

che rinnovo ogni giorno come una preghiera.

tra i denti i silenzi i sospiri

il nome tuo da benedire.

tra i cerchi i fermenti i sorrisi

il nome tuo altrove. altrui.

da bandire.

 

e no. non è che sutura crudele questo assedio di carne che stringe

e intesse il ricordo che invoco e squarcio e sputo

l’uno sull’altro

il già e non ancora. il troppo e mai abbastanza.

debito animale che molesta

l’illusione esausta di un dopo presente e già disperso.

 

ecco. ora che tutto risale alla superficie

incido sulla pelle il segno del transito intenso  

più a fondo. in quell’unico punto dove sempre ti incontro

sul fondo. nero. profondo. tu.

ostaggio sovrano. resti. abiti. regni.

ignaro,

 

manchi.

 

 

 

 

* questo il mio personale ASSEDIO per Casa di Ringhiera

* questo il librino #2 da scaricare: ASSEDIO|SILENZIO|ASSENZIO

(l’immagine mi toglie il fiato ogni volta: grazie ancora, Alessia)